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Istituto Comprensivo di Predappio (FC)
ISTITUTO COMPRENSIVO
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Oggetto: DPCM 4 marzo 2020 e misure organizzative e didattiche dell'Istituto
DPCM 4 marzo 2020 e misure organizzative e didattiche dell’Istituto

Protocollo/Numero: 129
Pubblicata il: 05/03/2020
Destinatari: Docenti, ATA, Genitori, Studenti
Mailing list: ASSISTENTI AMMINISTRATIVI, COLLABORATORI SCOLASTICI, DIRIGENTE SCOLASTICO, DOCENTI INFANZIA "BAMBI", DOCENTI INFANZIA "PETER PAN", DOCENTI INFANZIA "PETTIROSSO", DOCENTI PRIMARIA "A.FRANK", DOCENTI PRIMARIA "SPALLICCI", DOCENTI PRIMARIA "ZOLI", DOCENTI SECONDARIA 1° MARONE, DSGA, GENITORI INFANZIA "BAMBI", GENITORI INFANZIA "PETER PAN", GENITORI INFANZIA "PETTIROSSO", GENITORI PRIMARIA "A. FRANK", GENITORI SECONDARIA 1°GRADO "MARONE", RESPONSABILI DI PLESSO
Plessi: Scuola Secondaria di primo grado "P.V.Marone", Scuola Secondaria di primo grado di Premilcuore, Scuola Primaria "Zoli" di Predappio, Scuola Primaria "A.Spallicci" di Premilcuore, Scuola Primaria "A.Frank" di Fiumana, Scuola dell'Infanzia "Peter Pan" di Predappio, Scuola dell'Infanzia "Bambi" di Premilcuore, Scuola dell'Infanzia "Il Pettirosso" di Fiumana

Circolare nr. 129/2019

Predappio, 05 marzo 2020

A tutto il Personale

A tutta l’Utenza

 

 

Oggetto: DPCM 4 marzo 2020 e misure organizzative e didattiche dell’Istituto

 

Il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del governo, pubblicato ieri, introduce o proroga alcune disposizioni normative di importante impatto sulle scuole. Si riportano di seguito le indicazioni recepite da questo istituto e le raccomandazioni precauzionali ad alunni, docenti e personale ATA:

 

1) Fino al 15 marzo c'è la sospensione delle attività didattiche, in analogia a quanto avviene durante le festività natalizie o pasquali. Dunque l’Istituto è aperto e il personale ATA è regolarmente a scuola ma non si svolgono attività didattiche di nessun tipo quali lezioni, corsi e progetti. Alunni e docenti, dunque, non si recano a scuola;

 

2) I viaggi e le uscite didattiche, anche sul territorio locale, sono sospese fino al 3 aprile;

 

4) Il personale in servizio deve attenersi alle misure igieniche e sanitarie indicate nel DPCM;

 

5) Si invitano i docenti a non recarsi a scuola per pratiche d'ufficio che possono essere svolte o sottoposte via mail o telefono agli uffici di segreteria. Analogo invito viene rivolto al pubblico esterno, per tutta la durata dell'emergenza e fino comunque al 15 marzo, salvo ulteriori disposizioni.

 

Didattica a distanza

 

L’art. 1 comma 1 lettera g) del DPCM del 4 marzo 2020 prevede espressamente l’attivazione della didattica a distanza e, diversamente dai precedenti decreti, non richiede il parere del collegio dei docenti. Tuttavia, lo scrivente tiene in debita considerazione le proposte dei docenti.

 

E’ necessario innanzitutto far sapere chiaramente ai bambini cosa sta succedendo e perché non possono andare a scuola. Il rischio è che questo periodo sia vissuto come una vacanza o, al contrario, la scuola sia identificata come un luogo poco sicuro e da evitare. A questo scopo, suggerisco la visione di questo video:

 

https://video.lastampa.it/cronaca/ii-coronavirus-spiegato-ai-bambini-vincere-la-paura-con-la-scienza/110842/110846?

 

e la lettura di questa pagina:

 

https://www.savethechildren.it/blog-notizie/coronavirus-10-suggerimenti-proteggere-i-bambini-dalle-paure

 

Sulla didattica a distanza ritengo opportuna una riflessione che vorrei condividere con tutti voi.

 

  1. Tra le attività funzionali all’insegnamento, l’art. 27 del CCNL 2006 del comparto scuola fa rientrare i rapporti individuali tra i docenti e le famiglie degli alunni. Questo significa che i docenti sono autonomi nell’organizzare la comunicazione con le famiglie dei propri allievi, particolarmente rilevante in questo momento in cui l’interazione tra le persone è drasticamente ridotta. Alcuni docenti mi hanno già scritto sottoponendomi alcune modalità di contatto per consentire agli alunni di esercitarsi e lavorare da casa: vi incoraggio a proseguire e mantenere attivo e costante il contatto.

 

  1. I compiti a casa. Avverto purtroppo che spesso sono vissuti come un inutile fardello per le spalle degli allievi, quasi si trattasse del prodotto di un’azione vessatoria ad opera degli insegnanti. Temo sia opportuno chiarire che i compiti non rappresentano il trasferimento verso casa del lavoro che non si riesce a fare a scuola. I compiti a casa hanno lo scopo di consolidare gli apprendimenti attraverso l’esercizio e la rielaborazione personale dei contenuti appresi in classe: sono quindi il naturale completamento dell’attività svolta a scuola.

 

L’apprendimento è un processo individuale nel quale ognuno mette in campo le proprie risorse in maniera assolutamente personale ma si realizza per tutti, fondamentalmente, in due passaggi: a livello interpsichico, attraverso la relazione con gli altri (adulti, docenti, pari) e, successivamente, a livello intrapsichico, cioè per mezzo dell’elaborazione personale di quanto si è sentito, visto e appreso insieme agli altri, nel momento in cui si studia (classicamente, si fanno i compiti a casa). Si apprende insieme agli altri, così come si impara a parlare ascoltando i propri genitori: del resto il termine madrelingua, col quale ci riferiamo alla lingua principale parlata da chiunque di noi, spiega efficacemente questa modalità di apprendimento che nasce all’interno di una relazione privilegiata con chi ci ha accuditi da piccoli.

 

L’apprendimento è quindi, prima di tutto, un processo sociale, basato sulla relazione. Questa considerazione può generare dubbi sull’efficacia della didattica a distanza, dove la relazione è virtuale e non vi è interazione coi pari. È vero che la tecnologia attuale ci permette di imparare molte cose attraverso il web, ma il rischio che quanto visto sia imitato maldestramente o in modo pedissequo, senza una rielaborazione personale a livello intrapsichico, è insito nel mezzo di trasmissione dell’informazione e nella capacità dello spettatore di coglierlo. Secondo il sociologo e filosofo Herbert Marshall McLuhan “The Medium is the Message”, ovvero il mezzo di comunicazione ha un impatto forte sulla percezione del messaggio trasmesso, più forte del messaggio stesso. Provate a leggere un libro e poi guardate la sua trascrizione cinematografica. Gli effetti speciali della tecnologia non servono, occorre essere realisti e concreti: insegnanti, innanzitutto.

Personalmente ritengo che la didattica a distanza, al pari dei compiti a casa, possa essere utile nel consolidamento degli apprendimenti, ma molto meno nell’apprendimento di nuovi concetti. Certo, occorre tener presente che i nostri allievi hanno età diverse e, di conseguenza, diversa capacità di gestire autonomamente la tecnologia e il proprio tempo. Ma è indubbio che vi sono almeno 3 azioni che possono giovare in questo periodo di lontananza dall’impegno scolastico:

 

  1. la lettura
  2. la scrittura
  3. il calcolo

 

Per i più piccoli, la lettura è prima di tutto un esercizio per l’acquisizione degli automatismi che permettono di riconoscere le lettere, e quindi le parole, con crescente velocità. Per i più grandi, è già il gusto di scoprire parole nuove, fatti che non si conoscevano, alimento per la propria fantasia e la capacità critica. Per tutti, la lettura è stimolo per la curiosità e l’immaginazione.

 

Per i più piccoli, la scrittura è la soddisfazione di fermare un nome o un pensiero sulla carta e ritrovarlo il giorno dopo. Per i più grandi, la scrittura stimola la capacità di autoriflessione, arricchisce l’introspezione e aiuta a sconfiggere l’analfabetismo emotivo, ovvero quell’alessitimia che può trovar sfogo in comportamenti violenti o ritirati.

 

Il calcolo: dalla semplice lettura dello scontrino di un supermercato, si possono ideare problemi più o meno complessi per i più piccoli.

 

È fuori dubbio che, in questo momento particolare, le famiglie si trovano a dover fronteggiare diversi problemi:

 

  1. Cosa far fare ai propri figli, che non sono a scuola (e spesso il problema è a chi affidarli o come assentarsi dal lavoro per poter stare con loro);
  2. Seguire i propri figli nell’apprendimento scolastico (quando la scuola non può fare il suo lavoro)

 

Una ricerca del 1966 del sociologo James Samuel Coleman evidenziò che la disuguaglianza di istruzione dipendeva più dai fattori etnici, sociali, economici e istituzionali che dalla qualità della scuola. Le famiglie, insomma, fanno la vera differenza. Per questo la corresponsabilità educativa ha un ruolo fondamentale nella crescita e nell’apprendimento degli alunni. La corresponsabilità educativa inizia col riconoscere il ruolo della scuola davanti ai propri figli e trasmettere loro la convinzione che studiare è utile: la fatica dell’apprendimento viene così vissuta come una sfida da vincere ogni giorno e non come un impegno da eludere con la complicità dei più grandi. È questa la vera corresponsabilità educativa: famiglie e scuole, nei rispettivi ruoli, impegnati per il conseguimento dello stesso obiettivo, ovvero far crescere bene i bambini.

 

 

 

Concretamente, per i docenti: come fare didattica a distanza? Innanzitutto la finalità dev’essere quella di utilizzare strumenti che consentano di non interrompere completamente la relazione formativa con gli allievi.

 

Il registro elettronico è senz’altro utile per mantenere i rapporti con le famiglie, tuttavia si suggerisce anche l’utilizzo della piattaforma G Suite for Education, con particolare riferimento alle app Gmail, Drive e Classroom, Meet, in quanto l’Istituto è da già registrato col dominio @icpredappio.istruzioneer.it

 

Di seguito si forniscono alcuni suggerimenti utili per la scelta della piattaforma più adeguata:

 

https://www.lascuolacontinua.it/

 

come usare Google Meet

https://youtu.be/30bRt9vswKo

 

costituire classi con ClassDojo

https://youtu.be/FkN1VXB8f-8 (ClassDojo)

 

lavorare con la piattaforma didattica WeSchool

https://youtu.be/nali5tPLTvk

https://youtu.be/VFMQqGfwHEE

 

 

L’insegnante animatrice digitale Sabrina Pini s.pini@icpredappio.istruzioneer.it è a disposizione dei docenti e delle famiglie per supporto tecnologico.

 

Per l’utilizzo della piattaforma G-Suite for Education, essendo necessaria l’attivazione di un account, è necessaria la sottoscrizione di una liberatoria da parte dei genitori che è disponibile nella pagina:

 

https://www.comprensivopredappio.edu.it/gsuite-education/

 

Infine, la scuola senza alunni è come una spiaggia d’inverno: in preda al vento e divorata dalle onde, sembra che attenda l’estate.

 

Con l’augurio di un veloce ritorno alla normalità.

 

 

 

Il Dirigente Scolastico

Prof. Donato G. Tinelli

(Firma autografa sostituita a mezzo stampa

ai sensi dell’art. 3, comma 2, del D.Lgs. 39/93)


Documenti allegati:

Anno scolastico: 2019/2020
Responsabile e titolare del procedimento: TINELLI DONATO GIUSEPPE
Incaricato/a del procedimento: TINELLI DONATO GIUSEPPE

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